lunedì 21 settembre 2015

La ragazza del treno

La ragazza del treno, un thriller estivo


Titolo: La ragazza del treno

Autore: Paula Hawkins

Pagine:306

Anno: 2015



Trama: La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel?

Recensione: Romanzo presentato come il miglior thriller dell’estate 2015. I presupposti sono carini: Rachel, donna con alle spalle una separazione di cui pensa di essere lei la causa, prende il treno tutti i giorni e passa ogni giorno davanti a una casa abitata da una coppia, Jess e Jason. Questi ovviamente non sono i loro nomi, Rachel inventa completamente la loro vita dal lavoro ai loro hobby.  Rachel vive attraverso di loro.  Devo dire che i personaggi femminili non mi sono piaciuti, né Rachel, persa nei ricordi di un matrimonio fallito e  nell’alcolismo, né Megan, adultera, né tantomeno Anna, il personaggio più odioso del libro, a parer mio, antipatica, per nulla empatica. Il mistero di per sé è banale, a metà libro ci sono già gli indizi necessari per capire chi è il colpevole. Un romanzo che si legge in fretta, con molti colpi di scena, da leggere in un pomeriggio noioso.

Voto: 6 e ½

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