lunedì 29 febbraio 2016

Il verme conquistatore

Il verme conquistatore, la fragilità umana




Poesia di Edgar Allan Poe che mette in evidenza la tragica condizione dell’essere umano, attore di una tragedia che ha una sola possibile fine: la morte. Spettatori di questa tragedia sono niente meno che gli angeli, figure ricorrenti nelle opere di Poe, che qui assistono alle vite umane come se fossero a teatro e non possono fare a meno di piangere davanti alla miseria umana. Insieme all’uomo sono presenti anche alcune condizioni dell’animo, come Affanno, Peccato e Pazzia, destinate ad avere un proprio ruolo nella tragedia. Il vero protagonista però, l’unico eroe, è il Verme Conquistatore destinato a essere l’unico sopravvissuto in un panorama di morti. Infine sul teatro cala un sipario simile a un velo funebre. La poesia si trova all’interno del racconto Ligeia, in cui la donna si trova in disaccordo con la poesia sostenendo che si possa resistere alla porte con la forza di volontà.

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