lunedì 15 febbraio 2016

Il canto di Penelope

Il canto di Penelope, la versione di Penelope



Titolo: Il canto di Penelope

Autore: Margaret Atwood

Pagine: 158

Anno: 2005

Trama: Dall'Ade, dove può finalmente dire la verità senza temere la vendetta degli dèi, Penelope, moglie di Ulisse, racconta la sua storia. Figlia di una ninfa e del re di Sparta, da bambina rischia di essere affogata dal padre, turbato da una profezia. Sposa di Ulisse, subisce le angherie dei suoceri, vede scoppiare la guerra di Troia a causa della sciocca cugina Elena, e dopo anni di solitudine deve respingere l'assalto dei Proci. Al ritorno di Ulisse assiste angosciata alla vendetta che colpisce le ancelle infedeli e perciò impiccate; e la morte di quelle fanciulle che le erano amiche la perseguita anche nell'Ade. Il romanzo riscrive il mito greco attingendo a versioni diverse da quelle confluite nell'Odissea, secondo un punto di vista femminile. 

Recensione: La versione di Penelope. Un romanzo breve che racconta il punto di vista di Penelope, donna non bella ma estremamente intelligente. Così possiamo finalmente vedere la storia dal punto di vista della moglie fedele di Ulisse. E il personaggio di Ulisse non ne esce proprio immacolato. Rivalutata anche la posizione delle ancelle, serve infedeli nell’Odissea, qui sono solo al servizio di Penelope e da lei invitate a fingersi collaboratrici dei Proci per carpire informazioni utili. Un libro piacevole, che si legge in fretta, si trovano ancora dettagli del mito di Penelope poco conosciuti. I capitoli in prosa si alternano con  parti in rima in cui le ancelle interpretano il coro, come se stessimo assistendo a un’opera teatrale greca, e non sono sempre benevole con Penelope.  Secondo me la pecca di questo romanzo è di non essere più lungo, non so, mi ha dato l’impressione che si potesse dire dell’altro su Penelope e sulla storia delle ancelle. Nel complesso però è una bella storia in cui finalmente sentiamo la voce di un personaggio silenzioso e spesso lasciato in disparte, un personaggio femminile completamente diverso dalla seducente Elena, ma non meno interessante.

Citazioni:

Anche una bugia evidente riesce a consolare chi non ha altro.

Perché chi ha il dono della bellezza crede che chiunque altro al mondo esista solo come un divertente elemento di contorno?

La vicenda del sudario è divenuta quasi immediatamente leggenda. Di un lavoro che non finisce mai si dice che è «la tela di Penelope». Non amo che si usi la parola tela. Se il sudario fosse stato una tela, io sarei stata un ragno, ma il mio scopo non era catturare gli uomini come fossero mosche, al contrario, non volevo farmi catturare.

L'acqua non oppone resistenza. L'acqua scorre. Quando immergi una mano nell'acqua senti solo una carezza. L'acqua non è un muro, non può fermarti. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L'acqua è paziente. L'acqua che gocciola consuma una pietra. Ricordatelo, bambina mia. Ricordati che per una metà tu sei acqua. Se non puoi superare un ostacolo, giragli intorno. Come fa l'acqua.
Ora non si usa più insegnare il lavoro manuale alle bambine, lo so, ma per fortuna ai miei tempi non era così. È sempre utile avere le mani occupate. Così, se qualcuno fa un'osservazione inopportuna, si può fingere di non aver udito. E non si deve rispondere.

Voto: 8 e 1/2

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