giovedì 4 febbraio 2016

Il suggeritore

Il suggeritore, il serial killer subliminale



Titolo: Il suggeritore

Autore: Donato Carrisi

Anno: 2009

Pagine: 462

Trama: Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l’abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un’indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l’arrivo di Mila Vasquez, un’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...

Recensione: Primo romanzo che vede come protagonista la poliziotta Mila Vasquez, specializzata nel ritrovare persone scomparse. Questo romanzo chiarisce molti dubbi che mi erano venuti leggendo L’ipotesi del male, che si colloca come sequel di questo libro. All’inizio sembra la classica storia di un serial killer che ha rapito cinque bambine delle quali fa trovare un braccio sepolto accanto al cimitero. Il giallo s’infittisce subito: se le bambine sono cinque di chi è il sesto braccio ritrovato? Per rispondere a questo interrogativo viene chiamata Mila che fin da subito si trova in difficoltà, le sfugge qualcosa, non riesce a capire a chi appartenga quel sesto braccio. Quando il primo cadavere viene ritrovato però le cose diventano ancora più complicate, perché, a quanto pare, il serial killer, chiamato dalla squadra investigativa Albert, ha qualcosa da dire e lo fa posizionando i corpi delle vittime in luoghi non casuali. Non voglio anticiparvi altro, altrimenti vi rovinerei una trama originale, una storia che sembra una matrioska, piena di storie più piccole. Ci sono tanti riferimenti alla criminologia, ai serial killer e alla medicina legale. Bei personaggi, forse qui Mila mi è piaciuta un po’ di più rispetto al secondo. Bello il personaggio di Gavilla, tormentato dal suo passato. Semplicemente da leggere.

Citazioni:

Il buio ci chiama, ci seduce con la sua vertigine. Ed è difficile resistere alla tentazione...

Una volta ho sentito qualcuno dire che il male può essere sempre dimostrato. Il bene mai. Perché il male lascia tracce di sé al suo passaggio. Mentre il bene lo si può solo testimoniare.

Perché é dal buio che vengo. Ed é al buio che ogni tanto devo ritornare.

C' è una ragione per cui i pony piacciono tanto ai bambini. Perché non crescono mai, rimanendo immortalati nell' incantesimo dell' infanzia. Una condizione invidiabile.

Voto: 10

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