Titolo: Il suggeritore
Autore: Donato Carrisi
Anno: 2009
Pagine: 462
Trama: Qualcosa di sconvolgente è
successo, qualcosa che richiede tutta l’abilità degli agenti della Squadra
Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa
assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un’indagine
in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li
costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di
incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l’arrivo di Mila Vasquez,
un’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli
inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale
che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in
atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne
scopre un altro ancora più profondo...
Recensione: Primo romanzo che
vede come protagonista la poliziotta Mila Vasquez, specializzata nel ritrovare
persone scomparse. Questo romanzo chiarisce molti dubbi che mi erano venuti
leggendo L’ipotesi del male, che si colloca come sequel di questo libro. All’inizio
sembra la classica storia di un serial killer che ha rapito cinque bambine
delle quali fa trovare un braccio sepolto accanto al cimitero. Il giallo s’infittisce
subito: se le bambine sono cinque di chi è il sesto braccio ritrovato? Per rispondere
a questo interrogativo viene chiamata Mila che fin da subito si trova in
difficoltà, le sfugge qualcosa, non riesce a capire a chi appartenga quel sesto
braccio. Quando il primo cadavere viene ritrovato però le cose diventano ancora
più complicate, perché, a quanto pare, il serial killer, chiamato dalla squadra
investigativa Albert, ha qualcosa da dire e lo fa posizionando i corpi delle
vittime in luoghi non casuali. Non voglio anticiparvi altro, altrimenti vi
rovinerei una trama originale, una storia che sembra una matrioska, piena di
storie più piccole. Ci sono tanti riferimenti alla criminologia, ai serial
killer e alla medicina legale. Bei personaggi, forse qui Mila mi è piaciuta un po’
di più rispetto al secondo. Bello il personaggio di Gavilla, tormentato dal suo
passato. Semplicemente da leggere.
Citazioni:
Il buio ci chiama, ci seduce con
la sua vertigine. Ed è difficile resistere alla tentazione...
Una volta ho sentito qualcuno
dire che il male può essere sempre dimostrato. Il bene mai. Perché il male
lascia tracce di sé al suo passaggio. Mentre il bene lo si può solo
testimoniare.
Perché é dal buio che vengo. Ed é
al buio che ogni tanto devo ritornare.
C' è una ragione per cui i pony piacciono tanto ai bambini. Perché non
crescono mai, rimanendo immortalati nell' incantesimo dell' infanzia. Una
condizione invidiabile.
Voto: 10
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