Titolo: L’ospite
Autore: Sarah Waters
Anno: 2009
Pagine: 544
Trama: Hundreds
Hall, l'antica dimora di campagna della famiglia Ayres: varcarne i cancelli
dopo trent'anni è un momento di grande trepidazione per il dottor Faraday, lui
che ancora bambino, nel lontano 1919, ne aveva ammirato con occhi sgranati lo
sfarzo e lo splendore. Quel passato, tuttavia, è ormai un vago ricordo: i suoi
abitanti - la vedova del Colonnello Ayres e i figli Roderick e Caroline - sono,
infatti, impegnati in una disperata battaglia per salvare dalla rovina se
stessi e la casa. Ma proprio quest'ultima sembra gettare le ombre più funeste
sul futuro: stanze che di colpo diventano trappole, pareti da cui emergono
sussurri malevoli e segni inquietanti, un devastante incendio notturno. Chi, o
che cosa, c'è dietro questi eventi? Quale mistero grava sul destino degli
Ayres? Ma, soprattutto, fino a che punto si spingerà la minaccia? Sarah Waters
si confronta con un classico tra i generi letterari, la ghost story, e lo
rinnova assottigliando il confine tra sovrannaturale e psicopatologico.
Recensione: Devo ammetterlo, all'inizio questo romanzo non
mi aveva colpita. La prima parte l’ho trovata dispersiva, priva di eventi
particolarmente interessati, nulla oltre la descrizione del declino di una
famiglia nobile e ricca, di cui restano ormai solo tre membri, rintanati nella
loro villa che mostra tutta la loro condizione. Questo ho pensato all'inizio.
Per fortuna ho continuato a leggere e alla fine questa storia non mi ha delusa,
perché sembra esserci davvero qualcosa a Hundreds Hall, un fantasma forse?
Magari lo spirito della primogenita morta ancora bambina per difterite? Oppure
è qualcosa di più umano? L’inizio di tutto è la festa organizzata dalla signora
Ayres per riaprire il salone e soprattutto nel disperato tentativo di trovare
un marito alla figlia. Da quel momento in avanti la follia sembrerà prendere
possesso della mente degli abitanti della casa, trascinandoli fino al terribile
e ambiguo finale, del quale darò una mia personale interpretazione al fondo
della recensione per evitare spoiler. Chi ci racconta le vicende è un medico,
Faraday, legato alla casa da ricordi d’infanzia, un racconto all'apparenza
razionale. Un bellissimo romanzo e vi troverete a guardare nel buco della
serratura insieme alla signora Ayres mentre un’inquietante figura passerà
davanti. Vero o falso? Non vi resta che leggere e dare la vostra personale
interpretazione a questa storia.
Voto: 9
Spoiler
Vorrei dare la mia personale interpretazione sul finale: la
morte di Caroline. Secondo me il principale sospettato è il dottor Faraday.
Infatti lui dichiara di essersi addormentato nel momento in cui la ragazza
moriva. Inoltre al processo immagine la scena della morta, descrivendo lei che
sale le scale, richiamata da una voce, e gli occhi pieni di paura quando
comprende il proprio destino. Ultimo dettaglio: alla fine del romanzo il
dottore si volta pensando di scoprire finalmente la misteriosa presenza e
specchia su un vetro della casa.
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