lunedì 16 novembre 2015

Carrie

Carrie, storia di un'esclusa


Titolo: Carrie

Autore: Stephen King

Anno: 1974

Pagine: 174

Trama: Il romanzo racconta la storia di Carrie White, una liceale che vive in una piccola città del Maine con una madre ossessionata dalla religione. Goffa, solitaria, vittima dei tiri mancini dei suoi coetanei, Carrie scopre gradualmente di avere poteri telecinetici, poteri che si erano già manifestati all'età di tre anni, dopo il primo choc della sua vita. Un giorno, l'innocente e beffeggiata Carrie userà il suo potere e sarà ovunque orrore, distruzione e morte.

Recensione: Primo romanzo di Stephen King racconta la storia di Carrie, ragazza derisa dai compagni di scuola e tiranneggiata dalla madre. Non si tratta di un vero romanzo dell’orrore, non c’è nessun mistero da risolvere, nessuna creatura mostruosa che si aggira alla ricerca di vittime innocenti, è soltanto la storia di una ragazza sola e del suo potere, la telecinesi. La storia è raccontata dal punto di vista di una ex compagna di Carrie che cercherà di raccogliere più informazioni possibili su quello che successe la notte del ballo scolastico e su ciò che uno stupido scherzo provocò in una mente fragile. Nonostante la sua brevità, meno di duecento pagine, non si tratta di un romanzo leggero, anzi, le tematiche che espone sono molto pesanti. Alla fine sarà impossibile non immedesimarsi in Carrie, vittima e carnefice allo stesso tempo, non provare compassione per lei, l’emarginata, che non trova conforto nemmeno tra le mura di casa, odiata da tutti senza un reale motivo. Il finale è tragico, non c’è spazio per la speranza, per la redenzione, non c’è spazio che per il dolore.

Citazioni:

Quasi nessuno scopre mai che le sue azioni feriscono davvero gli altri. La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo.

Non si rendeva conto che si stava sfregando le mani sul vestito come Lady Macbeth, nè che stava piangendo e ridendo insieme, nè che la parte nascosta della sua mente stava cantando un lamento funebre per la morte di Tommy e per la propria totale rovina.
Li avrebbe trascinati con sè, e ci sarebbe stato un grande incendio, e l'odore del fumo si sarebbe sparso per tutto il paese.

"Carrie, qualsiasi cosa sia successa prima... be', è dimenticata."
"Non posso dimenticare" disse Carrie. Alzò gli occhi. Le parole che le venivano alle labbra erano: Non ce l'ho più con nessuno. Ma se le rimangiò. Era una bugia Ce l'aveva con tutti loro e ce l'avrebbe sempre avuta, e la cosa che desiderava di più era essere onesta.

Carrie era stata per tanto tempo il bersaglio di tutti gli scherzi. E quella sera, vedendola così diversa, così carina, noi tutti sentivamo di assistere a qualcosa di speciale: era come se stessimo osservando una persona che rientra a far parte della razza umana, e io per prima ringraziai il Signore per questo. E poi successe quello. Quell'orrore.

Voto: 9

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