giovedì 28 gennaio 2016

L'ipotesi del male

L'ipotesi del male, quando gli scomparsi ritornano



Titolo: L’ipotesi del male

Autore: Donato Carrisi

Pagine: 420

Anno: 2013

Trama: C'è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero. Diviene un'ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell'ufficio persone scomparse dove lavora, centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi perduti, ricoperte di fotografie. Per lei, è impossibile dimenticare chi è svanito nel nulla. Forse per questo Mila è la migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato. Ma se d'improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure? Sembrano identici a prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Alla domanda su chi li ha presi, se ne aggiungono altre. Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati?

Recensione: Ho scoperto soltanto durante la lettura del romanzo che in realtà questo è il secondo di una serie dedicata alla poliziotta Mila Vasquez. Ho intenzione di leggere al più presto il primo “Il Suggeritore”, ma ora parliamo di questo thriller. Mila Vasquez è una poliziotta specializzata nel ritrovamento delle persone scomparse ed è anche molto brava nel suo lavoro. Segnata da un’indagine precedente, si è rinchiusa nel Limbo, un reparto speciale che si occupa solo di persone scomparse e che non ha nessuno possibile sbocco per la sua carriera e questo le va bene, fino a quando l’ispettore Boris, sua vecchia conoscenza, non le chiede una mano. Perché uno dei suoi scomparsi è tornato dopo diciassette anni e ha fatto una strage. Mila si reca sul posto, ma quello che sembra un caso eccezionale si rivela essere solo l’inizio di una serie di eventi, perché gli scomparsi stanno tornando e uccidono. Mila dovrà confrontarsi con una realtà che ha avuto inizio molto tempo prima e per cercare una soluzione dovrà fidarsi di Simon, agente speciale reietto, coinvolto con le indagini di vent’anni prima.  Un romanzo che mi ha tenuta incollata alle pagine. Il personaggio di Simon mi è piaciuto tantissimo. Non posso dire lo stesso di Mila, non perché non sia ben descritta, ma perché non sono proprio riuscita a immedesimarmi in lei. La storia è molto bella e il finale mi è piaciuto anche se è evidente che ci sarà un seguito visto che alcune domande restano senza risposta. Consigliato a chiunque ami i thriller.

Citazioni:

Per quanto lontano si possa fuggire, la casa è il luogo che ci segue ovunque andiamo. Possiamo cambiare spesso dimora, ma ce n'è sempre una a cui rimaniamo legati.

Quando rischi di perdere solo qualcosa, non riesci mai a fartene una ragione. Quando invece puoi perdere tutto, ti accorgi che in realtà non hai nulla da perdere.

Il bene di alcuni coincide sempre con il male di altri, ma è valido anche il contrario.

Voto: 10

lunedì 25 gennaio 2016

La ragazza nella nebbia

La ragazza nella nebbia, quando trovare un mostro è più importante che fare giustizia




Titolo: La ragazza nella nebbia

Autore: Donato Carrisi

Anno: 2015

Pagine: 400

Trama: La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l'agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico. Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l'indagine grazie all'attenzione e alle pressioni del "pubblico a casa". Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera. Questo è il suo gioco, e questa è la sua "firma". Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, per far sì che un crimine riceva ciò che gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un'audience. Sono passati due mesi da tutto questo, e l'agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì?

Recensione: Una notte l’agente speciale Vogel viene ritrovato dentro l’auto in un fosso, sporco di sangue. Ma quel sangue non è il suo. E allora di chi è? Flores è chiamato per cercare di far parlare l’agente, per vincere la sua resistenza. La storia di Vogel ha però avuto inizio due mesi prima con la sparizione di Anna Lou, sedicenne dai capelli rossi, amante dei gatti, senza ombre nella propria vita, anzi, fin troppo riservata e tranquilla. Un thriller particolare. Perché Vogel non è un normale agente che vuole risolvere un caso, no, lui non gioca a carte scoperte per scoprire il nome del colpevole, no, lui gioca per trovare un mostro e darlo in pasto ai media, così da poter difendere la propria reputazione di cacciatore di mostri. E cosa succede se il mostro è quello sbagliato? Se viene accusato della sparizione un uomo all’apparenza tranquillo, con moglie e figlia? Un uomo però non del tutto al di fuori dei sospetti? E Vogel sa che quell’uomo è colpevole, se lo sente. E farà di tutto per arrestarlo. Un romanzo che lascia con il fiato sospeso. Originale la figura di Vogel, non più un vero poliziotto ormai, ma semplicemente un attore, una creatura che si muove davanti alle telecamere, che sceglie con cura l’abito da indossare, che vende le informazioni ai giornalisti, privo di scrupoli e opportunista. E cosa dire del professor Martini? Unico indagato di un crimine che sembra non aver commesso, ma le zone d’ombra a ben guardare ci sono. E infine, sullo sfondo, l’uomo della nebbia, responsabile di una serie di sparizioni avvenute molto tempo prima e che potrebbe aver deciso di riprendere la propria opera. Da leggere tutto d’un fiato per immergersi in un thriller dal finale sconvolgente. Ecco, l’unica pecca è il finale, sì sconvolgente, ma un po’ troppo sbrigativo. Il resto è tutto da leggere.

Citazioni:

Lo avevano fatto accomodare nel suo ambulatorio. Aprendo la porta, Flores scorse subito la figura dell’uomo seduto su una delle due poltroncine posizionate di fronte alla scrivania ingombra di carte. Indossava un cappotto scuro di cachemire e aveva le spalle ricurve, sembrò non accorgersi nemmeno che era entrato qualcuno. Flores appese il giaccone all’attaccapanni e si massaggiò le mani ancora intirizzite dal freddo. «Buonasera» disse dirigendosi verso il calorifero per assicurarsi che fosse acceso. In realtà era solo un pretesto per posizionarsi di fronte all’uomo e accertarsi delle sue condizioni ma, soprattutto, per comprendere il senso delle parole della Mayer. Sotto il cappotto, Vogel vestiva in maniera elegante. Completo blu scuro, cravatta di seta azzurro polvere con piccoli motivi floreali, un fazzoletto giallo nel taschino della giacca, camicia bianca e gemelli d’oro rosa di forma ovale. Solo che il suo aspetto sembrava sgualcito, come se portasse quegli abiti da settimane. Vogel sollevò per un attimo gli occhi su di lui, senza rispondere al saluto. Poi lo sguardo gli ricadde sulle mani adagiate in grembo. Lo psichiatra si interrogò sul bizzarro scherzo della sorte che aveva deciso di metterli l’uno davanti all’altro.

Voto: 9

giovedì 21 gennaio 2016

Una casa perfetta

Una casa perfetta, con molti insetti



Titolo: Una casa perfetta

Autore: Ben H. Winters

Pagine: 352

Anno: 2012

Trama: Susan e Alex non hanno dubbi: è la casa perfetta. In quel quartiere e a quel prezzo, non potrebbero trovare di meglio. E c'è persino una stanzetta in più non segnalata nell'annuncio -, ideale per le esigenze di Susan, che ha deciso di lasciare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla figlia, la piccola Emma, e alla sua grande passione, la pittura. Inoltre la signora Scharfstein, la padrona di casa che abita al pianoterra, sembra proprio una simpatica e disponibile vecchietta. Ma, ben presto cominciano ad accadere cose strane, che turbano la quiete domestica: nel suo studio, Susan sente un odore sgradevole, che nessun altro percepisce. Poi, una mattina, nota che la federa del suo cuscino è sporca di sangue e che il suo corpo è costellato da quelli che sembrano i morsi di qualche insetto. Tuttavia né la figlia né il marito hanno quei segni. Per non correre rischi, Susan chiama una ditta di disinfestazione, che però non trova nulla. Sembra una follia, eppure lei è convinta che la casa brulichi d'insetti: sono lì, annidati da qualche parte, non ce altra spiegazione. Mentre la signora Scharfstein diventa sempre più invadente e il marito preoccupato, Susan capisce di dover dimostrare a tutti che non è paranoica. Altrimenti potrebbe rischiare di perdere non soltanto quell'appartamento, ma anche la sua famiglia. Un thriller in cui il labile confine tra realtà e immaginazione diventa un luogo oscuro e molto pericoloso...

Recensione: Ho acquistato questo libro prima di un viaggio, è stato un acquisto d’impulso, bisognosa di un libro da leggere, disperata perché non trovavo nulla che attirasse la mia attenzione. Non credo che avrei preso questo romanzo in caso contrario. Sì, la trama non è male. Questo è un libro che si fa leggere, ma non è uno di quei thriller indimenticabili e soprattutto si può intuire come andrà a finire quasi fin da subito.  Sconsigliato a chiunque abbia paura degli insetti, perché in questo romanzo gli insetti hanno un ruolo protagonista. La storia è quella riproposta in mille altri libri e film: una casa all’apparenza perfetta, una giovane coppia con una bambina, una padrona di casa all’apparenza molto simpatica, ma poi si scopre che non tutto è come sembra. La precedente inquilina della casa è sparita, forse scappata, forse no.  E adesso Susan diventa sempre più paranoica, ma sarà davvero paranoia la sua? Oppure gli insetti ci sono davvero? Cosa sta succedendo?  Un thriller godibile, nulla di pretenzioso, per passare qualche ora  immersi in una storia dell’orrore.

Voto: 7

lunedì 18 gennaio 2016

Rosmary's baby




Rosmary's baby, il duro compito di essere madre



Titolo: Rosemary’s Baby

Autore: Ira Levin

Pagine: 183

Anno: 1967

Trama: Il diavolo, si mormora, abita a New York, in un bel palazzo del centro. Come spiegare altrimenti gli strani e inquietanti avvenimenti accaduti tra quelle mura? Ma la sinistra fama di quell'edificio vecchio ed elegante non basta a intimorire Rosemary e Guy Woodhouse, una coppia di giovani e innamorati coniugi, che vi si trasferiscono ricchi di sogni e di speranze. Finalmente la carriera di attore di Guy sta decollando, e il futuro sembra riservare solo felicità: per Rosemary è il momento di pensare a un figlio. Ma la notte in cui il bambino viene concepito accadono cose tremende: è l'inizio dell'incubo e i nove mesi di gravidanza saranno un susseguirsi difatti terrificanti. Ma chi è,cos'è davvero quel bambino che Rosemary porta in grembo?
 
Recensione: Un romanzo dell’orrore praticamente perfetto, angoscioso, claustrofobico, senza una via di uscita, perché che via di uscita ci può essere quando il Male cresce dentro di te? Quando le persone che ti sono affianco in realtà non vogliono il tuo bene? E quei pochi che ti vogliono aiutare per davvero vanno incontro a una brutta fine? Il grande sogno di Rosemary è avere un figlio ma suo marito Guy è inizialmente contrario, non vuole un bambino prima di essere sicuro della sua carriera di attore, ma tutto cambierà quando i due faranno conoscenza della strana coppia che abita nell’appartamento accanto a loro. Guy decide di avere un figlio e dopo una strana notte la donna si sveglia piena di graffi e lividi, senza ricordare nulla, ma, scoprirà tempo dopo, incinta. Il sogno di Rosemary sembra realizzato, ma in realtà si trasformerà nel suo peggior incubo, qualsiasi sia la creatura  che ha in grembo non è completamente umana, così inizieranno le indagini per cercare di scoprire il perché dei suoi malesseri e delle stranezze del marito e dei vicini. Una lotta contro il tempo, chiedendosi se sta davvero succedendo qualcosa oppure se è lei che sta impazzendo. Bellissimo il personaggio di Rosemary, prima di tutto una madre, a prescindere da tutto ciò che si possa dire, perché in fondo la creatura che porta in grembo è anche sua e qual è quella madre che farebbe del male al proprio bimbo? Detestabile Guy, incurante di tutto pur di salvare la propria carriera. Un libro breve, che si legge in fretta, si divora, fino all’orrendo ma alla fin fine inevitabile finale. Da questo romanzo è tratto l’omonimo film.



Citazioni:

Rosemary e Guy Woodhouse avevano già firmato il contratto d'affitto per un appartamento di cinque locali in un palazzone tutto bianco sulla First Avenue quando, da una certa signora Cortez, appresero che nel Bramford era libero un appartamento di quattro locali. Il Bramford, un vecchio edificio nero e imponente, è un agglomerato di appartamenti coi soffitti alti, ricercatissimi per via dei camini e dei particolari vittoriani. Rosemary e Guy si erano messi in lista sin dal giorno in cui s'erano sposati, ma alla fine avevano dovuto arrendersi.

Voto: 10