Titolo: L’ipotesi del male
Autore: Donato Carrisi
Pagine: 420
Anno: 2013
Trama: C'è una sensazione che
tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Di
fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma per alcuni non è solo
un pensiero passeggero. Diviene un'ossessione che li divora e li inghiotte. Queste
persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Mila Vasquez invece è
circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell'ufficio persone
scomparse dove lavora, centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza
dei passi perduti, ricoperte di fotografie. Per lei, è impossibile dimenticare
chi è svanito nel nulla. Forse per questo Mila è la migliore in ciò che fa:
dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato. Ma se d'improvviso alcuni
scomparsi tornassero con intenzioni oscure? Sembrano identici a prima, questi
scomparsi, ma il male li ha cambiati. Alla domanda su chi li ha presi, se ne
aggiungono altre. Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati?
Recensione: Ho scoperto soltanto
durante la lettura del romanzo che in realtà questo è il secondo di una serie
dedicata alla poliziotta Mila Vasquez. Ho intenzione di leggere al più presto
il primo “Il Suggeritore”, ma ora parliamo di questo thriller. Mila Vasquez è
una poliziotta specializzata nel ritrovamento delle persone scomparse ed è
anche molto brava nel suo lavoro. Segnata da un’indagine precedente, si è
rinchiusa nel Limbo, un reparto speciale che si occupa solo di persone
scomparse e che non ha nessuno possibile sbocco per la sua carriera e questo le
va bene, fino a quando l’ispettore Boris, sua vecchia conoscenza, non le chiede
una mano. Perché uno dei suoi scomparsi è tornato dopo diciassette anni e ha
fatto una strage. Mila si reca sul posto, ma quello che sembra un caso
eccezionale si rivela essere solo l’inizio di una serie di eventi, perché gli
scomparsi stanno tornando e uccidono. Mila dovrà confrontarsi con una realtà
che ha avuto inizio molto tempo prima e per cercare una soluzione dovrà fidarsi
di Simon, agente speciale reietto, coinvolto con le indagini di vent’anni prima. Un romanzo che mi ha tenuta incollata alle
pagine. Il personaggio di Simon mi è piaciuto tantissimo. Non posso dire lo
stesso di Mila, non perché non sia ben descritta, ma perché non sono proprio
riuscita a immedesimarmi in lei. La storia è molto bella e il finale mi è
piaciuto anche se è evidente che ci sarà un seguito visto che alcune domande restano
senza risposta. Consigliato a chiunque ami i thriller.
Citazioni:
Per quanto lontano si possa
fuggire, la casa è il luogo che ci segue ovunque andiamo. Possiamo cambiare
spesso dimora, ma ce n'è sempre una a cui rimaniamo legati.
Quando rischi di perdere solo
qualcosa, non riesci mai a fartene una ragione. Quando invece puoi perdere
tutto, ti accorgi che in realtà non hai nulla da perdere.
Il bene di alcuni coincide sempre
con il male di altri, ma è valido anche il contrario.
Voto: 10