Rosmary's baby, il duro compito di essere madre
Titolo: Rosemary’s Baby
Autore: Ira Levin
Pagine: 183
Anno: 1967
Trama: Il diavolo, si mormora,
abita a New York, in un bel palazzo del centro. Come spiegare altrimenti gli
strani e inquietanti avvenimenti accaduti tra quelle mura? Ma la sinistra fama
di quell'edificio vecchio ed elegante non basta a intimorire Rosemary e Guy Woodhouse,
una coppia di giovani e innamorati coniugi, che vi si trasferiscono ricchi di
sogni e di speranze. Finalmente la carriera di attore di Guy sta decollando, e
il futuro sembra riservare solo felicità: per Rosemary è il momento di pensare
a un figlio. Ma la notte in cui il bambino viene concepito accadono cose
tremende: è l'inizio dell'incubo e i nove mesi di gravidanza saranno un
susseguirsi difatti terrificanti. Ma chi è,cos'è davvero quel bambino che
Rosemary porta in grembo?
Recensione: Un romanzo dell’orrore praticamente
perfetto, angoscioso, claustrofobico, senza una via di uscita, perché che via
di uscita ci può essere quando il Male cresce dentro di te? Quando le persone
che ti sono affianco in realtà non vogliono il tuo bene? E quei pochi che ti
vogliono aiutare per davvero vanno incontro a una brutta fine? Il grande sogno
di Rosemary è avere un figlio ma suo marito Guy è inizialmente contrario, non
vuole un bambino prima di essere sicuro della sua carriera di attore, ma tutto
cambierà quando i due faranno conoscenza della strana coppia che abita nell’appartamento
accanto a loro. Guy decide di avere un figlio e dopo una strana notte la donna
si sveglia piena di graffi e lividi, senza ricordare nulla, ma, scoprirà tempo
dopo, incinta. Il sogno di Rosemary sembra realizzato, ma in realtà si
trasformerà nel suo peggior incubo, qualsiasi sia la creatura che ha in grembo non è completamente umana,
così inizieranno le indagini per cercare di scoprire il perché dei suoi malesseri
e delle stranezze del marito e dei vicini. Una lotta contro il tempo, chiedendosi
se sta davvero succedendo qualcosa oppure se è lei che sta impazzendo. Bellissimo
il personaggio di Rosemary, prima di tutto una madre, a prescindere da tutto
ciò che si possa dire, perché in fondo la creatura che porta in grembo è anche
sua e qual è quella madre che farebbe del male al proprio bimbo? Detestabile
Guy, incurante di tutto pur di salvare la propria carriera. Un libro breve, che
si legge in fretta, si divora, fino all’orrendo ma alla fin fine inevitabile
finale. Da questo romanzo è tratto l’omonimo film.
Citazioni:
Rosemary e Guy Woodhouse avevano
già firmato il contratto d'affitto per un appartamento di cinque locali in un
palazzone tutto bianco sulla First Avenue quando, da una certa signora Cortez,
appresero che nel Bramford era libero un appartamento di quattro locali. Il
Bramford, un vecchio edificio nero e imponente, è un agglomerato di
appartamenti coi soffitti alti, ricercatissimi per via dei camini e dei
particolari vittoriani. Rosemary e Guy si erano messi in lista sin dal giorno
in cui s'erano sposati, ma alla fine avevano dovuto arrendersi.
Voto: 10
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