lunedì 18 gennaio 2016

Rosmary's baby




Rosmary's baby, il duro compito di essere madre



Titolo: Rosemary’s Baby

Autore: Ira Levin

Pagine: 183

Anno: 1967

Trama: Il diavolo, si mormora, abita a New York, in un bel palazzo del centro. Come spiegare altrimenti gli strani e inquietanti avvenimenti accaduti tra quelle mura? Ma la sinistra fama di quell'edificio vecchio ed elegante non basta a intimorire Rosemary e Guy Woodhouse, una coppia di giovani e innamorati coniugi, che vi si trasferiscono ricchi di sogni e di speranze. Finalmente la carriera di attore di Guy sta decollando, e il futuro sembra riservare solo felicità: per Rosemary è il momento di pensare a un figlio. Ma la notte in cui il bambino viene concepito accadono cose tremende: è l'inizio dell'incubo e i nove mesi di gravidanza saranno un susseguirsi difatti terrificanti. Ma chi è,cos'è davvero quel bambino che Rosemary porta in grembo?
 
Recensione: Un romanzo dell’orrore praticamente perfetto, angoscioso, claustrofobico, senza una via di uscita, perché che via di uscita ci può essere quando il Male cresce dentro di te? Quando le persone che ti sono affianco in realtà non vogliono il tuo bene? E quei pochi che ti vogliono aiutare per davvero vanno incontro a una brutta fine? Il grande sogno di Rosemary è avere un figlio ma suo marito Guy è inizialmente contrario, non vuole un bambino prima di essere sicuro della sua carriera di attore, ma tutto cambierà quando i due faranno conoscenza della strana coppia che abita nell’appartamento accanto a loro. Guy decide di avere un figlio e dopo una strana notte la donna si sveglia piena di graffi e lividi, senza ricordare nulla, ma, scoprirà tempo dopo, incinta. Il sogno di Rosemary sembra realizzato, ma in realtà si trasformerà nel suo peggior incubo, qualsiasi sia la creatura  che ha in grembo non è completamente umana, così inizieranno le indagini per cercare di scoprire il perché dei suoi malesseri e delle stranezze del marito e dei vicini. Una lotta contro il tempo, chiedendosi se sta davvero succedendo qualcosa oppure se è lei che sta impazzendo. Bellissimo il personaggio di Rosemary, prima di tutto una madre, a prescindere da tutto ciò che si possa dire, perché in fondo la creatura che porta in grembo è anche sua e qual è quella madre che farebbe del male al proprio bimbo? Detestabile Guy, incurante di tutto pur di salvare la propria carriera. Un libro breve, che si legge in fretta, si divora, fino all’orrendo ma alla fin fine inevitabile finale. Da questo romanzo è tratto l’omonimo film.



Citazioni:

Rosemary e Guy Woodhouse avevano già firmato il contratto d'affitto per un appartamento di cinque locali in un palazzone tutto bianco sulla First Avenue quando, da una certa signora Cortez, appresero che nel Bramford era libero un appartamento di quattro locali. Il Bramford, un vecchio edificio nero e imponente, è un agglomerato di appartamenti coi soffitti alti, ricercatissimi per via dei camini e dei particolari vittoriani. Rosemary e Guy si erano messi in lista sin dal giorno in cui s'erano sposati, ma alla fine avevano dovuto arrendersi.

Voto: 10

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