lunedì 4 gennaio 2016

Follia

Follia, quando l'amore diventa ossessione





Titolo: Follia

Autore: Patriclk McGrath

Anno: 1996

Pagine: 294

Trama: "Le storie d'amore contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni". Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera - la passione letale tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. E' una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi esercita una malìa talmente forte da risultare quasi incomprensibile - finché lentamente non ne emergono le ragioni nascoste. Il fatto è che in questo straordinario romanzo neogotico McGrath ci scalza dalla posizione abituale, e confortevole, di lettori, chiedendoci di adottare il punto di vista molto più scabroso di chi conduce una forma singolarmente perversa di indagine: il lavoro analitico. Eppure qualcosa, forse una tensione che a poco a poco diventa insopportabile, ci avverte che i conti non tornano, e che l'inevitabile, scandalosa e beffarda verità sarà molto diversa da quella che eravamo stati costretti a immaginare.

Recensione: Stella Raphael è una donna di buona famiglia, sposata con un medico e madre del piccolo Charlie. Una donna a cui sembra non mancare nulla. Cosa ci può trovare una donna simile in Edgar Stark, paziente del marito, uxoricida, artista, che momentaneamente si occupa di fare dei lavori a casa dei coniugi Raphael? Una storia d’amore che riesce a sconvolgere una vita. E così Stella si trova invischiata in una relazione pericolosa con un assassino, una relazione in cui finalmente si sente viva. Stella decide di fuggire con Edgar, di andare nel suo mondo, un mondo di artisti e di miseria, un luogo a cui lei non appartiene. Stella è una donna fondamentalmente infelice e sola, per lei Edgar diventa una vera ossessione. E il solo a pagare il tutto sarà Charlie. Ed Edgar? Probabilmente idealizza Stella come aveva già idealizzato la moglie e ne diventa morbosamente geloso, ritrae l’amante, ne modella la testa, cerca di darle forma. Figura interessante e ambigua è il narratore, Peter Cleave, collega del marito di Stella e suo concorrente per il ruolo di direttore del manicomio, freddo osservatore della vicenda. E se quello che ci ha raccontato non fosse la verità? Se Peter non fosse stato del tutto sincero? E se avesse avuto un proprio fine? È difficile descrivere questo romanzo, è una di quelle storie da leggere. 

Da questo romanzo l’omonimo film.




Citazioni:

"Già, l'amore" dissi. "Parliamo di questo sentimento che non riuscivi a dominare. Come lo descriveresti?".
Qui Stella fece un'altra pausa. Poi, con voce stanca, riprese: "Se non lo sai non posso spiegartelo".
"Allora non si può definire? Non se ne può parlare? E' una cosa che nasce, che non si può ignorare, che distrugge la vita delle persone. Ma non possiamo dire nient'altro. Esiste, e basta".
"Queste sono parole, Peter" mormorò Stella.

“Le donne romantiche, riflettei: non pensano mai al male che fanno in quella loro forsennata ricerca di esperienze forti. In quella loro infatuazione per la libertà.”

Ero sorpreso di non sentirla mai pronunciare un giudizio morale [...]. Per criticare Edgar avrebbe dovuto porre a lui, e ai suoi sentimenti per lui, delle condizioni: ti amo a patto che tu non faccia questo. E la cosa non si era mai presentata in questi termini.

Voto: 8 e 1/2

Nessun commento:

Posta un commento