Titolo: Intervista col vampiro
Autore: Anne Rice
Anno: 1976
Pagine: 364
Trama: Romanzo horror, romanzo gotico, romanzo storico e
filosofico, "Intervista col vampiro" ha segnato l'inizio di una delle
saghe narrative di maggior successo mondiale degli ultimi anni. Con il suo
capolavoro, Anne Rice ha ricreato il mito notturno del vampiro, trasformandolo
in una figura oscuramente luminosa capace di incarnare, e di raccontare, i
mali, le paure, le angosce di noi contemporanei.
Da questo romanzo è stato tratto l'omonimo film, diretto da Neil Jordan e interpretato da Tom Cruise, Brad Pitt e Antonio Banderas.
Da questo romanzo è stato tratto l'omonimo film, diretto da Neil Jordan e interpretato da Tom Cruise, Brad Pitt e Antonio Banderas.
Recensione: Primo volume delle Cronache dei vampiri,
incentrato sul personaggio di Louis, vampiro ultra centenario, che racconta al
giovane Daniel, giornalista ambizioso, la sua storia, prima mortale tormentato
dalla morte dell’amato fratello, in seguito vampiro legato da un sentimento di
odio- amore al suo creatore Lestat. Il vampiro di Anne Rice è un vampiro umano
eppure spaventoso, un vampiro che ha le nostre paure e i nostri sentimenti, ma
che è capace di azioni spaventose. Louis, prototipo del poeta romantico, un po’
noioso, si troverà inghiottito in un vortice in cui gli sarà difficile non
farsi trascinare. Indimenticabile Lestat, vero protagonista delle Cronache dei
vampiri, personaggio ambiguo, il cui potenziale però in questo romanzo rimane in
parte inespresso. Molto triste invece è Claudia, bambina trasformata in
vampira, essere contro natura, innamorata di Louis e rabbiosa con il mondo
perché lei non potrà mai diventare donna. Infine Armand, a capo del Teatro dei
Vampiri, eterno adolescente, insoddisfatto e malinconico. Un bel romanzo
horror, con vampiri veramente degni di tale nome.
Citazioni:
Il vampiro era perfettamente candido e levigato, come
scolpito nell'avorio, e il suo viso appariva esanime come una statua, a
eccezione di quegli occhi verdi, ardenti come fiamme in un teschio, che scrutavano
intensamente il ragazzo. Ma poi il vampiro sorrise con un velo di malinconia e
la liscia massa bianca del suo volto si mosse ridisegnandosi con i tratti
infinitamente flessibili e essenziali di un cartone animato.
Un monumento non ti dice che questo o quell'altro uomo è
passato di lì, ma che ciò che ha provato in un punto del tempo e dello spazio
continua.
Voto: 8
Nessun commento:
Posta un commento